ROMA – Il consiglio di amministrazione di TIM ha nominato Salvatore Rossi nuovo presidente. La cooptazione in consiglio dell’ex direttore generale di Banca d’Italia, e presidente Ivass, era stata approvata all’unanimità dal comitato nomine della compagnia telefonica venerdì scorso. Rossi succede a Fulvio Conti, che per agevolare una riappacificazione dell’azionariato a beneficio della società aveva rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 26 settembre . La nomina di Rossi adesso dovrà essere ratificata dalla prossima assemblea che, salvo sorprese, dovrebbe essere quella di approvazione del bilanci della prossima primavera.
Laureato in matematica presso l’Università di Bari nel 1975, Rossi compie soggiorni di studio su temi economici presso il Fondo monetario internazionale e il MIT-Massachusetts Institute of Technology di Cambridge (MA). In Banca d’Italia dal 1976, prima presso gli uffici di vigilanza bancaria della sede di Milano poi, dal 1979, presso il servizio studi, di cui diviene responsabile nel 2000. Dal 2007 al 2011 è direttore centrale per la ricerca economica e le relazioni internazionali (chief economist). Nel 2011 diviene segretario generale e consigliere del direttorio per i problemi della politica economica. Dal 17 gennaio 2012 è membro del direttorio e vice direttore generale della Banca d’Italia. Ha rappresentato la Banca d’Italia in numerosi consessi ufficiali, in Italia e all’estero. Dal 2013 al 2019 è stato Direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’IVASS l’ Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Salvatore Rossi stato membro del comitato strategico del Fondo Strategico Italiano dal 2013 fino a febbraio 2016 . È Senior Fellow della LUISS School of European Political Economy. Dal maggio 2012 al 2019 è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione del Centro internazionale di studi monetari e bancari (ICMB) di Ginevra. Membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Agnelli , del consiglio direttivo dell’Einaudi Institute for Economics and Finance (EIEF), dell’Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (AIFI), dell’Advisory Board della Fondazione Economia Tor Vergata. Ha fatto parte del “Gruppo dei saggi” in materia economico-sociale ed europea istituito nel 2013 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Una vita a Bankitalia e il cuore in Puglia, regione natia mai dimenticata. Potendo contare sulla stima diffusa tra Quirinale ed i “Palazzi” delle istituzioni (negli ultimi mesi il suo nome era stato dato tra i papabili come nuovo ministro dell’Economia) Rossi dopo aver ottenuto garanzie sulla autonomia del proprio ruolo, aveva accettato la proposta di lanciare la sua candidatura che aveva incrociato il favore dei principali azionisti Tim. Elliot e Vivendi, dopo la tregua raggiunta nell’assemblea della scorsa primavera, insieme a Cassa depositi e prestiti hanno quindi fatto convergere le loro indicazioni sulla persona di Salvatore Rossi accendendo il semaforo verde per l’ex dirigente di Via Nazionale sulla sua nomina a presidente della compagnia telefonica “storica” e più importante d’ Italia, nomina che comunque non è esecutiva, in quanto tutte le deleghe rimangono al momento nelle mani dell’ Amministratore Delegato Gubitosi.
Rossi, si legge nella nota ufficiale, è stato cooptato e nominato presidente, all’unanimità. Il cda ha inoltre accertato il possesso dei requisiti d’indipendenza dell’ex direttore generale di Bankitalia e confermato la sua qualifica di consigliere indipendente “alla luce delle attribuzioni e del ruolo conferiti”. Rossi non risulta detenere azioni Tim.