ROMA – Tragedia a Sava in provincia di Taranto, dove questa mattina intorno alle 11.30, in via Giulio Cesare, una strada centrale a 100 metri dalla piazza principale del centro della provincia di Taranto, nei pressi del Comune, un appuntato dei carabinieri Raffaele Pesare 53 anni, sposato con due figli, che presta servizio al Nucleo Radiomobile di Manduria, ha ucciso il padre Damiano Pesare di 83 anni , la sorella Nella di 50 anni , ed il cognato Salvatore Bisci 70enne, detto “Toruccio” e dopodichè ha rivolto contro se stesso la sua arma d’ordinanza, una Beretta calibro 9 , sparandosi alla testa. La sorella del militare, Nella Pesare ha un figlio che per fortuna al momento della strage si trovava a scuola.
Il carabiniere è stato inizialmente ricoverato nell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria in gravi condizioni, e successivamente trasportato presso il Policlinico di Bari nel reparto maxillofacciale. Al momento non è in pericolo in vita. Quando il 118 è giunto sul posto nell’appartamento di via Giulio Cesare a Sava, grazie l’allarme dei vicini che avevano sentito i colpi di pistola, il carabinieri Pesare era accasciato su una sedia. Era ferito, perdeva sangue dal volto, all’altezza del naso. Un infermiere l’ha subito soccorso, ma si è reso conto che quella non era una ferita banale ma provocata da un colpo d’arma da fuoco. “Ho fatto una cazzata” ha sussurrato l’appuntato 53enne, con un fil di voce all’infermiere, e subito dopo è stato colpito da arresto cardiaco.
Sul luogo della tragedia si è recato il procuratore aggiunto Maurizio Carbone insieme al medico legale dr. Alberto Tortorella e la pm Mariagrazia Nastasia , il comandante provinciale dei Carabinieri di Taranto, Col. Andrea Intermite ed anche il sindaco di Sava, Avv. Dario Iaia. che ha così commentato “Una sciagura inimmaginabile, è una famiglia per bene, non c’è mai stato alcun problema. Conosco bene i protagonisti, sono persone tranquille e rispettabili. Non avrei mai immaginato che potesse accadere una cosa del genere”.
Secondo le prime ipotesi degli investigatori, l’appuntato dei carabinieri avrebbe agito in preda a uno scatto d’ira. durante una violenta lite familiare legata, a questioni patrimoniali, pare ad una successione o per dei dissapori sulla gestione di un terreno agricolo di proprietà di Damiano Pesare, gestito dal figlio Raffaele e dal genero Salvatore Bisci . Probabilmente su quel terreno in famiglia non avevano trovato l’accordo o forse il carabiniere non ha ritenuto equa la soluzione trovata ed ha perso il controllo dei nervi. Si suppone che Raffaele Pesare avesse cercato anche oggi un altro chiarimento ma senza esito, anzi la discussione sarebbe subito degenerata.
In serata il carabiniere Raffaele Pesare è stato arrestato dai suoi colleghi su decisione del pm Nastasia della Procura di Taranto, e quindi piantonato dai militari dell’ Arma presso il reparto maxillofacciale del Policlinico di Bari ove è stato ricoverato.