ROMA – “Il trasporto aereo rappresenta la soluzione di trasporto pubblico più comoda e veloce, anche perché manca un servizio di alta velocità ferroviaria degno di questo nome, per chi intende raggiungere la Puglia. Ma le tariffe dei voli per gli scali pugliesi stanno diventando sempre più antieconomiche e a ciò si aggiunge la scelta di Alitalia di cancellare, dal 1 ottobre, il volo giornaliero Brindisi-Roma Fiumicino delle ore 7.30, rendendo complesse le trasferte per la Capitale. Il governo dovrebbe farsi carico di garantire un più assortito diritto alla mobilità per quanti intendono raggiungere o spostarsi dalla Puglia”. A sottolinearlo è il senatore Dario Stefàno, vicepresidente del gruppo Pd a Palazzo Madama, in una interrogazione indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dei Beni Culturali e del Turismo.
Dal 10 ottobre uno dei voli più gettonati per chi, dal Salento, avesse bisogno di effettuare un viaggio di lavoro nella Capitale nel raggio di 18 ore è stato cancellato . Alitalia ha deciso di eliminare il volo che da sempre collega nella prima parte della giornata Brindisi e quindi tutto il Salento a Roma Fiumicino: un volo fondamentale per organizzare dei viaggi a Roma per appuntamenti, disbrigo pratiche ministeriali, incontri con aziende e investitori, udienze in Cassazione. Ma questa cancellazione non è la prima a danneggiare la Puglia, infatti anche Ryanair nel settembre 2017 in appena tre giorni , per consentire ai propri dipendenti di smaltire le ferie cancellò ben otto voli dagli aeroporti pugliesi ed anche quella volta il più penalizzato fu proprio l’areoporto di Brindisi.
“Alcuni giorni fa una coppia di amici mi ha riferito – racconta il Sen. Stefàno – che per un weekend nel Salento, due adulti e due bambini, hanno pagato 2500 euro solo di biglietti aerei. È assurdo pensare che possiamo essere competitivi. Per fortuna continuano a sceglierci nonostante questo. Per un volo da Roma a Milano bastano 120 euro; in alcuni casi anche solo 80. E oltretutto da quelle parti possono usufruire anche dei treni ad alta velocità. Un’alternativa che a noi non è concessa“. Portato alla luce l’eccessivo costo dei costi dei biglietti, che spesso costituiscono un deterrente per chi vuole raggiungere la Puglia. Un problema serio che si aggiunge alla mancanza di un’alternativa comoda e veloce come l’ Alta Velocità ferroviaria, ed a dei a collegamenti regionali interni molto spesso non all’altezza delle esigenze di viaggio, che creano non pochi disagi e delusione per i viaggiatori.
“I rincari hanno, ovviamente, impatti negativi per l’economia in generale della regione in quanto vanno a gravare anche su coloro che, per lavoro, devono raggiungere o spostarsi dalla regione Puglia. Occorre anche considerare – si legge nell’interrogazione – che il turismo, da oltre un decennio, svolge per la Puglia il ruolo di potente driver di sviluppo economico e anche nel primo semestre di quest’anno si è avuto un incremento del 2% di arrivi e del 5% del turismo estero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
“Rispetto all’estate scorsa nel 2019 Aeroporti di Puglia – conclude il Sen. Stefàno – ha fatto segnare un +10% e un +17,8% rispettivamente per presenze e per traffico di linea, facendo della Puglia una tra le regioni d’Italia con il maggior numero di presenze. Solo negli ultimi 5 anni gli arrivi e le presenze nella regione sono aumentati del 27,5% e del 14%”.