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22 Dicembre 2024 21:30

Uccide a colpi di pistola una poliziotta che lavorava a Montecitorio, e poi si suicida

Il femminicidio avvenuta questa mattina nella periferia romana di San Basilio. L'omicida . anch'egli un poliziotto, ha successivamente rivolto l'arma contro di sé e ha sparato. La poliziotta è stata trovata morta nell'androne di uno stabile

Femminicidio oggi alle 11.25 in via Rosario Nicolo’ a Roma, nella periferia romana in via Rosario Nicolò, a Torraccia. Pierpaola Romano, 58 anni originaria di Marzano Appio in provincia di Caserta, da 20 anni a Roma era un agente dell’ Ispettorato di Polizia della Camera dei Deputati, oggi non era in servizio e non si era recata a Montecitorio dove lavorava. La poliziotta in precedenza lavorava al commissariato P.S. S. Ippolito dove presta servizio suo marito l’ ispettore Adalberto Montanaro anch’egli originario di Caserta , è stata trovata morta nell’androne dello stabile ove viveva, uccisa da tre colpi al volto e al busto.  Il loro figlio  Riccardo  Montanaro, anche lui poliziotto, vive e presta servizio a Piacenza. Al momento dell’agguato aveva in mano alcuni fogli dell’Asl. La donna e il marito avevano avuto un periodo di crisi, dopo tanti anni di matrimonio, poi quando Pierpaola aveva scoperto di avere un tumore al seno, si erano riavvicinati, nella speranza di riuscire a ricucire fino all’ultimo il rapporto.

Sul posto è intervenuta la Polizia che indaga sui fatti, allertata da un vicino di casa della donna, il quale aveva sentito esplodere dei colpi di pistola ed aveva chiamato il 112, il numero unico di emergenza. La vittima è stata trovata ancora in ginocchio in una pozza di sangue.  “Paola era una signora allegra, sempre elegante. Una brava persona”, ricorda un amico cresciuto insieme al figlio Riccardo. “Sono cresciuto a casa loro, abbiamo fatto anche le vacanze insieme. Eravamo un gruppo di bambini e quando eravamo piccoli i nostri genitori ci portavano a giocare a calcio alla Borghesiana“.

L’agente Pierpaola Romano in passato aveva dato anche un importante contributo al contrasto della criminalità legata al ciclo dei rifiuti e ai reati ambientali. La polizia come “vocazione” di famiglia.

Dei testimoni avrebbero visto arrivare davanti al palazzo un’auto, una Chevrolet Matiz di colore bianco, con a bordo un uomo che ha sparato a bruciapelo tre colpi alla testa della poliziotta . “Ho sentito i tre colpi e mi sono affacciata. C’è stato il panico. Mi sono guardata intorno e ho visto una signora che conosco con le mani in faccia. Un altro che gridava hanno ammazzato una donna. Ho chiesto cosa fosse successo e mi hanno detto che era morta una donna. Poi ho visto lo sportello di una macchina bianca che si chiudeva e l’auto che scappava via”, riferisce una testimone. Quando la Polizia è arrivata sul posto, intorno alle 11.25, purtroppo per la donna nonostante i soccorsi di un’ambulanza dell’ Ares 118, non c’è stato nulla da fare.

La caccia all’uomo si è conclusa subito dopo: è sparare è stato un suo collega Massimiliano Carpineti 48enne di Cisterna di Latina, anch’egli distaccato presso l’ Ispettorato di Pubblica Sicurezza Camera dei Deputati, che dopo aver commesso la propria follia-omicida, è fuggito con la sua macchina in via Nino Tamassia, poco distante dal luogo del delitto, ed a sua volta si è tolto la vita. Si è sparato un colpo sotto al mento per poi accasciarsi in avanti, seduto al volante della sua autovettura parcheggiata. L’ omicida per uccidere la collega Pierpaola Romano con cui lavorava nello stesso ufficio, che dichiarava di amare, ha utilizzato la propria pistola di servizio calibro 9 di ordinanza alle forze dell’ ordine, e con la stessa arma si è poi suicidato.

Carpineti si era separato da poco, e la moglie come raccontano i vicini del comprensorio di via Alcide De Casperi, la donna non si vedeva da tempo nella villetta. Serrande abbassate, e poi il silenzio. Negli ultimi tempi dopo il distacco dalla moglie, la coppia non aveva figli, l’umore che non era più quello di un tempo, i conoscenti parlano di una forte depressione.

Sull’omicidio indagano gli agenti della squadra mobile e del commissariato San Basilio della Questura di Roma. Rilievi sono in corso nel luogo dove è caduta la poliziotta. Sul luogo dell’omicidio si sono recati i due pm di turno, Antonia Giammaria e Antonella Pandolfi per effettuare un sopralluogo e coordinare le indagini ed accertamenti. Al momento il movente che viene valutato più probabile, è quello passionale. Il poliziotto che ha sparato all’agente Pier Paola Romano secondo alcune indiscrezioni aveva avuto una relazione extraconiugale con la poliziotta, e da un paio di giorni non era in servizio per un breve periodo di ferie. La pistola d’ordinanza l’aveva portata con sé, nonostante l’abitudine dei colleghi in servizio alla Camera di lasciarla nell’armeria dell’ ufficio.

Il ministro Piantedosi: “Profondo dolore per l’agente uccisa”

“Sono profondamente addolorato per quanto accaduto oggi a Roma nel quartiere San Basilio dove una donna appartenente alla Polizia di Stato è stata uccisa da un collega che si è poi suicidato. Si tratta di un fatto tragico e sconvolgente, che vede per l’ennesima volta una donna come vittima. Ai familiari, agli amici e ai colleghi va la vicinanza mia personale e del ministero dell’Interno”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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