Lei è un medico anestesista rianimatore di appena 33 anni , cioè una di quelle persone da cui in sala chirurgica dipende la nostra vita, ed è stata appena trasferita in un altro ospedale, lasciando il S. Annunziata di Taranto. Ha scritto questo bel messaggio su Facebook, che vi proponiamo di seguito:
“Il cambiamento spaventa sempre perché costringe ad abbandonare il noto per l’ignoto, e fa soffrire, perché quel che si lascia è una parte di noi.
Oggi ho ripercorso nei gesti quotidiani tutto ciò che ho fatto ogni giorno per più di un anno nell’Ospedale SS Annunziata di Taranto, ho parcheggiato, ho timbrato, mi sono messa la divisa, ho ascoltato le consegne della notte dei pazienti della rianimazione dai miei colleghi, ho riso e scherzato con loro come si fa sempre per sdrammatizzare nel nostro lavoro, ho fatto le urgenze dividendole con il mio collega, ho fatto ciò che si fa ogni giorno nel mio lavoro e in qualunque posto, ma con una differenza: che quello che stavo facendo oggi era l’ultima volta che lo facevo in quel posto e con quelle persone. E se solitamente si aspetta l’ora del cambio, oggi ho sperato non arrivasse mai !
Lasciare Taranto è lasciare un pezzo della mia vita, il mio primo incarico con tutte le sue ansie e paure e con tutte le soddisfazioni ricevute, ma spt con tutte le fantastiche persone che ho avuto la fortuna di conoscere in questo ospedale e con cui ho lavorato ogni giorno , dai colleghi agli infermieri di tutte le sale e della rianimazione, agli ausiliari e tutto il personale, tutti voi avete contribuito a rendere speciale questo breve ma intenso percorso della mia vita, mi avete fatto crescere e mi avete coccolata, mi avete aiutata a vivere con serenità urgenze ed emergenze e non c’è stato giorno in cui non abbia timbrato il badge felice di lavorare!
A tutti voi grazie!
Oggi vado via e inizio un nuovo viaggio ma con la certezza di essere più ricca dentro perché con me porterò ognuno di voi e tutta l’esperienza meravigliosa di Taranto!
A tutti, a quelli che sono riuscita a salutare e a quelli che ho salutato già più volte, a quelli lontani, a quelli che non sono riuscita a incontrare e a quelli che ho incontrato ma non ho avuto il coraggio di salutare x non piangere, a quelli che hanno condiviso con me gioie e dolori di questo anno, a quelli che riuscirò a taggare e a quelli che non troverò, a tutti voi il mio più grande abbraccio col cuore ❤️
Mi mancherete”
Ecco, cari lettori, questi sono i medici di cui può andare fiera la sanità pubblica, che spesso è migliore di quella privata !