I consiglieri di amministrazione dell’ AMIU spa di Taranto , cioè in pratica il vicepresidente Giuseppe Terraciano e la consigliera Michela Leone , dopo una burrascosa riunione tenutasi con il Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, i dirigenti e i consulenti, hanno rassegnato le proprie dimissioni, lasciando l’azienda municipale per l’igiene urbana ancora oggi priva di un Presidente, senza neanche un consiglio di amministrazione !
A seguito delle dimissioni dell’intero consiglio si è tenuta un’assemblea straordinaria necessaria alla nomina di un amministratore unico. La scelta del Sindaco di Taranto è ricaduta su un suo “fedelissimo” e cioè
Carmine Pisano , già dirigente del settore Attività Produttive del Comune di Taranto e dirigente pro-tempore del settore Urbanistica, attualmente indagato per “falso ideologico ed abuso d’ufficio“ dalla Procura della Repubblica.
E’ bene ricordare che nel gennaio 2016 , il Sindaco Stefano, dopo aver inviato una lettera e “bloccato” Salvatore Brisci, presidente della commissione Ambiente del Comune di Taranto, ha inviato la solita “letterina” alla Guardia di Finanza, Prefetto di Taranto ed Antimafia, per esprimersi in merito alla “illegittimità” di una audizione in commissione nel corso della quale avrebbe dovuto parlare il dott. Ciro Ninfole, rappresentante della Pharmbuildings srl, secondo il primo cittadino per “discutere il non accoglimento della manifestazione di interesse al bando relativo all’inceneritore dei rifiuti solidi urbani”.
Per il Sindaco Stefàno la commissione consiliare “è incompetente a trattare questo argomento che allo stato non risulta all’attenzione del Consiglio comunale”. Una decisione ed affermazione che hanno spinto il presidente della commissione, Salvatore Brisci, a rispondere al sindaco, e quindi alla Gdf, all’Antimafia alla Corte dei Conti ed al Prefetto. Conclusione audizione annullata. I cittadini di Taranto possono solo aspettare e continuare a pagare…!