ROMA – Un giornale “che sa scegliere” e che “in un paese in cui sembra prevalere il populismo” sa approfondire e analizzare i temi. A 41 anni dalla sua fondazione, la Repubblica si rinnova nei contenuti e nella veste a partire da oggi e, come sottolineato dal direttore Mario Calabresi alla presentazione alla Nuvola di Fuksas a Roma, punta a catturare l’attenzione di nuovi lettori che lasciano la carta perché “pensano che l’informazione sia ovunque e sia gratuita“.
Da oggi sarà disponibile in edicola una versione tutta nuova del giornale nato nel 1976. Un nuovo carattere, Eugenio, una nuova impaginazione e una applicazione dedicata agli approfondimenti: sono questi gli ingredienti che lanciano Repubblica nel futuro. “Cambiamo perché fa parte della nostra storia”, ha commentato il direttore Mario Calabresi durante la presentazione tenutasi al centro congressi ‘La Nuvola’, a Roma
Scalfari, nuova Repubblica ritorno alle origini – “La nuova Repubblica è un po’ un ritorno alle origini, in chiave moderna. Anche il carattere utilizzato assomiglia a quello degli albori“. Così Eugenio Scalfari fondatore di la Repubblica alla presentazione alla Nuvola del quotidiano che sarà in edicola da oggi in versione rinnovata. Il cambiamento arriva 41 anni dopo la sua nascita. “Penso che abbia senso oggi continuare a puntare su un giornale di carta – ha affermato Scalfari -. Leggere su carta è diverso da leggere sul web, perché consente di approfondire e analizzare i fatti. Guardare al passato e al futuro, non solo al presente“. “Credo – ha aggiunto – che la carta potrà tornare a risalire. Siamo arrivati al punto più basso: ora o si muore o si risale. Io penso che si possa tornare a crescere, non ai livelli di prima della crisi ma almeno a metà strada“.
Al collega ed amico direttore Mario Calabresi, ed a tutti i colleghi de La Repubblica vanno i nostri più sinceri auguri e complimenti per essere stati capaci di realizzare un cambiamento ad un giornale che ha cambiato e migliorato il mondo dell’informazione in Italia.