di Paolo Campanelli
Until Dawn è un gioco horror che si rifà ai classici del genere del periodo ’80 -’90, con una grande concentrazione sull’Effetto Farfalla, in cui le scelte del giocatore influiscono direttamente sullo svolgersi della storia. Il gioco apre con una breve sequenza in Blackwood Pines lodge, un rifugio montano della famiglia di uno dei 10 ragazzi, Josh, e delle sue sorelle; uno scherzo portato troppo oltre e strane figure che si aggirano nel bosco portano alla scomparsa delle due ragazze. Un anno dopo il fatto, Josh organizza un altro simile incontro, ma la situazione precipita velocemente: oscure figure dalle cattive intenzioni si aggirano sulla montagna, ed ogni scelta, piccola o grande che sia, può significare la differenza tra la vita e la morte di ciascuno dei ragazzi fino all’arrivo dei soccorsi, all’alba.
Come in un film, il giocosi divide in segmenti in cui i vari personaggi vengono controllati, in una combinazione di esplorazione e quick-time event, in cui il giocatore deve inserire velocemente una serie di comandi o, in alcuni casi, rimanere perfettamente immobile, in quanto il controller riconosce il movimento e un semplice tremolio delle mani può portare a conseguenze importanti. Gli ambienti sono ampi e totalmente esplorabili, seppur talvolta manchino leggermente di varietà, cruccio inevitabile del genere, compensata però dall’effettivo aspetto e dall’effetto di mistero e insicurezza che si viene a creare
I dialoghi e l’aspetto dei personaggi riprendono totalmente l’effetto di “attori quasi trentenni che impersonano ragazzini appena maggiorenni” e tutti i loro stereotipi che si trovano in quasi tutti i film horror americani, e che inizialmente crea un effetto di surreale al limite del comico, che fortunatamente va a perdersi quasi completamente non appena la storia prende ritmo. La grande varietà di possibili scelte e le ripercussioni che si possono avere sono il punto di forza del titolo, e il giocatore può trovare in giro oggetti che possono influenzare lo svolgersi degli eventi e totem che danno delle brevi visioni sul futuro; questi totem, una volta raccolti tutti, sbloccano un filmato che spiega la storia della montagna, delle sue gallerie e del manicomio abbandonato.
Il gioco era originariamente pianificato per essere rilasciato su PS3, ma i controller di movimento ancora acerbi e l’incalzare di altri progetti ha mantenuto Until Dawn nel “limbo della produzione” per più di due anni, per poi essere rilasciato su PS4 ad agosto 2015. Data la natura quasi cinematografica del gioco e l’attenzione data alla creazione di ambienti verosimili, oltre alla trama coinvolgente, hanno riscosso un buon successo, mettendolo in lizza per un buon numero di titoli, primo tra tutti e meritatamente vinto, quello di miglior gioco horror del 2015
Il gioco è un esclusiva PlayStation4, disponibile sia in versione disco che in Digital Download, con un prezzo compreso intorno ai 50 e 30 euro rispettivamente; sono inoltre presenti una “extended cut” che contiene una breve parte extra nel caso le giuste condizioni vengano a presentarsi (sicuramente destinata a diventare contenuto scaribile extra) e una versione da collezione con un libretto con copertina rigida contenete illustrazioni