di Antonello de Gennaro
I nostri lettori più attenti leggendo questo articolo si chiederanno: “ma ho sbagliato giornale” ? No, cari amici, non avete sbagliato giornale. State leggendo lo stesso giornale che l’anno scorso ha messo sulla “brace” la chef Valentina De Palma a causa del suo ruolo di moglie dell’ex-assessore regionale Fabrizio Nardoni, che amavamo definire “il politico più “trombato” (elettoralmente parlando ! ) dai tarantini“.
Un nostro articolo, scatenò persino la curiosità e portà le telecamere del telegiornale satirico di Canale5, “Striscia la Notizia” che beccò Nardoni all’aeroporto di Brindisi consegnandogli un bel “provolone-premio”. Ma oggi con la stessa onestà intellettuale che abbiamo manifestato in altre occasioni, torniamo a parlare della “chef-architetto” Valentina De Palma, che nel frattempo si è separata (giustamente e per sua fortuna, secondo noi) dal marito. E lo facciamo volentieri e positivamente.
Solitamente quando si parla di cucina, di ristoranti, si collega la parola “chef” ad un uomo, ma le donne negli ultimi anni hanno recuperato il terreno perso, ed hanno riconquistato la posizione di “leadership” nelle cucine più rinomate e prestigiose di tutto il mondo.
Pochi conoscono “chef” come Rachel Ray, che ha scritto anche molti libri accumulando un patrimonio: 53 milioni di euro, cuoca e conduttrice televisiva, famosa in tutti gli Stati Uniti d’ America per i suoi programmi televisivi di cucina in cui propone ricette veloci e alla portata di tutti.
Così come pochi , tranne gli “addetti ai lavori” internazionali conoscono della chef americana Ina Garten, che ha raggiunto e consolidato un patrimonio di 39 milioni di euro: un‘ autentica “star” di “Barefoot Contessa“, programma televisivo di Food Network in cui cucina, decora e allestisce. La Garten è stata anche citata nella classifica stilata dal magazine americano del “Time” , che l’ha inclusa fra le 100 persone più influenti del mondo !
Anche dalle nostre parti in Puglia ci sono delle brave e qualificate donne “chef” che, grazie alla loro passione, hanno acquisito delle competenze tali da portare un pizzico di estro, fantasia ed elegante nelle portate preparate per i loro clienti.
Una delle chef “made in Puglia”, è una cuoca di casa nostra: Valentina De Palma. E con questo articolo vogliamo restituirle l’onore che merita, sopratutto per la sua grande passione: appunto, la cucina.
La De Palma da qualche settimana è ritornata in televisione in Puglia, sulle frequenze dell’emittente televisiva tarantina Studio 100 Tv che trasmette su un canale digitale terrestre e in diretta streaming, conducendo una trasmissione quotidiana di cucina, prodotta grazie a sponsors privati, guidando i telespettatori attraverso le ricette, i prodotti tipici e le pietanze della regione. In pratica la stessa trasmissione che conduceva l’anno scorso, ma che questa volta secondo noi vale molto di più, in quanto realizzata appunto senza alcun tipo di contributo pubblico.
Figlia di due architetti molto noti a Taranto, e nipote di uno dei più importanti avvocati della storia forense tarantina , Raffaele De Palma (che ho scoperto essere stato un carissimo amico e collega di mio nonno, Antonio de Gennaro, indimenticato avvocato anche lui) Valentina ha svolto per alcuni anni la professione di architetto, attività che è entrata in simbiosi con la cucina, attraverso l’accoppiamento dei colori, l’equilibrio delle portate, e la presentazione scenografica. “La cucina – ci racconta la De Palma – ha sempre rappresentato una componente molto presente nella mia vita , sin da quando facevo l’ architetto settimanalmente invitato ospiti a cena in casa i miei colleghi di studio. Molti miei ex-colleghi ancora oggi dopo 15 anni ricordano e mi sollecitano a riprendere le mie cene etniche “.
Oggi, Valentina De Palma, dopo essersi separata dal suo secondo marito (“Escludo un terzo sbaglio…!” ci dice sarcasticamente ) si dedica e divide a tempo pieno ai suoi tre figli ed alla sua passione-lavoro di chef. Il più grande è all’Università, mentre il secondo Edoardo, 12 anni, è fiero dell’attività della mamma ed è una presenza assidua alle manifestazioni ‘Cinegusto’ insieme ai suoi amici. Il terzo e più piccolo, Riccardo (Ricky), 5 anni, studia già da “piccolo” chef, utilizzando senza alcun problema la frusta, le pinze ed i coltelli da cucina stando sempre accanto alla sua mamma, che lo utilizza come tester, cioè come assaggiatore. Fidandosi ciecamente del suo giudizio.
Abbiamo parlato per la prima volta nei giorni scorsi con Valentina De Palma telefonicamente, grazie ad una vera e storica amica comune reciproca che vive all’estero, la quale ci ha spinto a parlarci senza alcun secondo fine da parte di nessuno. Dopo un primo momento di forte imbarazzo reciproco, la telefonata-chiacchierata con Valentina, lo confesso, si è rivelata molto piacevole.
La nostra “chef con i tacchi a spillo” è appena tornata da una visita all’ Expo di Milano con i propri figli, per partecipare alla rassegna “Nutrire il pianeta, energia per la vita” . ” “Si – dice la De Palma – ma ci sono stata unicamente come mamma grazie ad un regalo che mio padre ha voluto fare a noi figli ed ai suoi nipoti. E stata una esperienza bella, coinvolgente, unica e interessante. Nella vita è fondamentale aprire le menti e scoprire le varie differenti culture di tutto il mondo, anche attraverso i gusti gastronomici di altri continenti. Anche se il mio interesse, chiaramente, era più attento di quello di un visitatore normale.”
La scintilla che ha acceso la sua passione per la cucina, come ci racconta la nostra comune amica che vive in Spagna, si è accesa dopo un suo viaggio a Londra nel 2008, che si è rivelato strategico per la sua trasformazione da architetto in chef . “Ho dovuto trovare il necessario coraggio – mi dice Valentina – Non facile uscire da una professione di “famiglia” ma ho capito che la passione per quello che avevo iniziato a fare, ed il credere decisamente in questa nuova scommessa di vita, mi hanno dato la forza per percorrere una nuova attività professionale“. Adesso Valentina, dopo la separazione dal suo secondo marito, ha deciso di dedicare più tempo a se stessa ed ai suoi interessi come la lettura il cinema e lo sport.
La “chef con i tacchi a spillo” ( e questa volta lo diciamo come complimento !) ultimamente ha organizzato e svolto in silenzio, senza cercare o farsi facile squallida pubblicità, dei corsi di cucina destinati ai detenuti della Casa Circondariale di Taranto. “E’ stata un’ incredibile esperienza incredibilmente molto forte dal punto di vista umano e molto emozionale. Sono entrata nel carcere di Taranto, con un po’ di timore. E’ stata un’ esperienza assolutamente nuova, umanamente molto “forte” ed emozionante. Sono stata accolta da un grande rispetto per la mia persona ed è stato emozionante vedere quanto sia stato apprezzato il lavoro ed il tempo che ho dedicato ai detenuti”
“Lì dentro – ci racconta Valentina – ho visto un mondo nuovo, diverso, lontano e che molti volutamente ignorano, come se fosse un mondo parallelo, e che non debba sfiorare le vite di chi sta fuori e che creda di avere una vita perfetta. La detenzione, è la privazione della libertà, è stare lontano dalle proprie famiglie. Una parte della vita di cui invece ritengo umanamente giusto occuparci, attraverso il volontariato o delle idee imprenditoriali e sociali che possano restituire la dignità persa ai detenuti. Rifarsi una vita nella legalità, cancellando gli errori del passato. Esattamente quello che hanno fatto nel Carcere di Bollate dove ho avuto l’onore di poter cenare nel primo ristorante aperto all’interno di una Casa Circondariale“.
La chiacchierata è stata lunga, piacevole, e mi ha insegnato ancora una volta qualcosa importante nella vita. E cioè che parlarsi, conoscersi, è importante. Aiuta anche chi come me ama la professione di giornalista in cui, come insegnava Indro Montanelli uno dei miei maestri ed esempi di professionalità, non “è permesso avere nemici“. Siamo arrivati alla fine. D’obbligo una domanda diretta. Allora Valentina come vedi la tua nuova vita di mamma, chef e single ?
“Vedo davanti a me una vita piena di energia positiva, di una luce che proviene dagli occhi dei miei figli, dall’amore dei miei genitori. Spero di poter continuare a fare lo “chef” , sto lavorando a dei progetti imprenditoriali nel settore, magari con una sede a Londra, e una a Madrid con l’aiuto di una delle mie amiche del cuore e chissà un domani anche una sede in Giappone diretta dal mio piccolo Riky chef. L’amore si può trovare, avere e ricevere anche senza una relazione.
Finisce qui la chiacchierata con Valentina De Palma, che ci ha dimostrato, e lo ha fatto a molti denigratori (noi eravamo fra questi) che nella vita e sopratutto nel suo caso si può riuscire, arrivare, essere apprezzate, anche senza avere qualcuno alle spalle, un “qualcuno” che in realtà, come abbiamo scoperto nel corso dei nostri accertamenti-indagini, in realtà ha fatto non pochi danni all’intera famiglia De Palma. E noi, cara Valentina ti dobbiamo delle scuse. Non richiesteci, e quindi ancora più vere. E sono pubbliche.