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3 Luglio 2024 03:33
3 Luglio 2024 03:33

Varato il nuovo Codice del Consumo: nei saldi dovrà essere mostrato anche il prezzo non scontato

Aggiornato il trattamento sanzionatorio delle imprese che commettono violazioni della normativa consumeristica, con l’aumento da 5 a 10 milioni di euro edittale delle sanzioni irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in caso di pratica commerciale scorretta.
di Valentina Rito

Arriva finalmente una maggiore disciplina del mercato online e delle nuove norme nel Codice del Consumo. È quanto prevede il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri per l’attuazione della direttiva Ue 2019/2161 (che modifica quella del Consiglio 93/13/CEE, e quelle del Parlamento e del Consiglio 98/6/CE, 2005/29/CE e 2011/83/UE ). Il provvedimento interviene sul diritto dei consumatori con quattro punti. “L’attuazione di questa direttiva europea garantisce una maggiore tutela per i consumatori e una omogeneità sanzionatoria all’interno della Ue — ha commentato il ministro per le Imprese e il made in Italy, Adolfo Uso —. Inoltre grazie al suo recepimento abbiamo potuto chiudere una procedura di infrazione“.

Il primo punto definisce e stabilisce le nuove misure in materia campagne promozionali: quando si indica il prezzo scontato, contestualmente deve essere indicato il prezzo precedentemente applicato, in modo da assicurare ai consumatori una corretta informazione e una immediata valutazione di effettiva convenienza nell’acquisto. Il secondo punto introduce finalmente una disciplina innovativa dei mercati online: viene inserito l’obbligo al gestore del sito internet di garantire che le recensioni inviate dai consumatori su un prodotto o un servizio provengano da soggetti che hanno effettivamente utilizzato o acquistato quel prodotto o quel servizio, ma anche quello di specificare se l’ordine delle risposte alla ricerca online di un prodotto o un servizio sia effettivo oppure il frutto di un accordo a pagamento raggiunto con l’inserzionista.

Lo schema del decreto legislativo prevede anche un allungamento fino a 30 giorni del termine di recesso per i contratti stipulati dal consumatore nel contesto di visite del professionista a domicilio del consumatore, non richieste da quest’ultimo. Infine, viene aggiornato il trattamento sanzionatorio delle imprese che commettono violazioni della normativa consumeristica, con l’aumento da 5 a 10 milioni di euro edittale delle sanzioni irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in caso di pratica commerciale scorretta. La sanzione massima irrogabile nell’Ue sarà pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse a livello.

Tra le altre novità, all’approvazione nel dicembre scorso, le associazioni della categoria dei consumatori segnalavano anche: diventa poi pratica ingannevole la promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche (il cosiddetto «dual quality product»).

Inoltre con le nuove norme saranno ingannevoli la mancata chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti e la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati (i bagarini on line).

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