ROMA – Sono crollate le multe per eccesso di velocità in autostrada . E tutto ciò è avvenuto addirittura con il traffico in aumento e nel periodo più caldo, cioè dell’ esodo e controesodo estivo . Meno 35%. Nel periodo intercorrente fra il 1° luglio ed il 4 settembre del 2016, erano state 132.921, mentre negli stessi giorni di quest’anno (i dati sono riferiti all’attività di Polizia e Carabinieri) sono scese a 86.843 . Mentre aumentano al contrario sulla viabilità ordinaria, dove da 26.399 sono salite a 32.702. Nel complesso le infrazioni all’articolo 142 diminuiscono più o meno di un terzo: da 159.320 a 119.545, cioè circa 40mila in meno.
Il nuovo corso virtuoso coincide con la “rivoluzione” concertata fra i ministri Delrio (Trasporti) e Minniti (Interni), avvenuta in due momenti. A giugno il ministro Del Rio ha recepito la sentenza della Corte Costituzionale dell’aprile 2015 che stabilisce: “Tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura“. Due mesi dopo, il 7 agosto il Ministro degli Interni Minniti ha diramato una circolare che entra nei dettagli e fissa anche le distanze minime tra segnali e postazioni di controllo. Anche per questo salutata con grande slancio da chi immagina che finiranno così gli agguati con gli autovelox. Insomma il regolamento, sacrosanto, mette pari Stato e cittadini: entrambi devono rispettare la legge.
Nel frattempo migliaia di automobilisti appellandosi alla sentenza della Corte costituzionale, pur avendo torto hanno vinto i ricorsi davanti al giudice di pace . Ma anche perchè quasi sempre perché lo Stato non produceva in giudizio la prova delle verifiche che sono diventate obbligatorie. Normale chiedersi come mai? L’ Avvocatura dello Stato lasciava correre in quanto le cause sono comunque un’inezia sul totale delle multe o più probabilmente perché non aveva proprio le carte? Al momento nessuno lascia trapelare nulla.
Accredia di Torino – unica autorità nazionale che abilita chi può fare i controlli – fino a marzo non si occupava di tutor. In quel periodo è stato accreditato il primo laboratorio, il secondo a luglio (in tutto a fare i test sono in tre e si occupano anche di autovelox). Rosalba Mugno, ingegnere che dirige il settore, spiega : “L’obbligo di taratura sotto accreditamento per gli strumenti di velocità media è stato introdotto con il decreto Delrio. Prima era un concetto… sfumato. Gli strumenti erano tarati con una procedura proprietaria del gestore; in accreditamento si faceva solo la verifica sul tempo ma non sulla distanza. Adesso è chiaro come dev’essere“. Le postazioni tutor disseminate su 3.100 chilometri di autostrada in Italia sono 333 . Immaginabile una certa “fila” per le verifiche. Ma per gli strumenti già in funzione c’è ancora tempo: se ne riparlerà tra un annetto.