L’ Assemblea Regionale ha approvato oggi a maggioranza, con il voto segreto nel Consiglio Regionale della Puglia le soglie di sbarramento della nuova legge elettorale regionale, nonostante la ferma opposizione del Governatore uscente Nichi Vendola (Sel) che vede sgretolare la sua influenza politica sulle decisioni regionali al cui fianco sono rimasti solo l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro (Idv), Alfredo Cervellera del Gruppo Misto, e chiaramente dei consiglieri di Sel e del movimento “La Puglia per Vendola” .
L’Assemblea regionale pugliese ha alzato all’8% lo sbarramento necessario per poter accedere alla ripartizione dei seggi per le coalizioni e per le liste che si presentano autonomamente. La percentuale di accesso in Consiglio, per le singole liste all’interno delle coalizioni è stata fissata invece del 4%. Nella votazione Sel, Puglia per Vendola e Idv che avrebbero voluto una soglia più bassa per garantire la rappresentanza anche alle formazioni politiche dal limitato consenso sono stati messi in minoranza.
Vendola, irritato, ha abbandonato l’aula, dichiarando istericamente: “Un Consiglio regionale composto al 95 per cento da maschi davanti alla sfida della parità di genere fa una retromarcia cavernicola e si chiude nel proprio recinto“. “Ciascuno dei maschi non solo della destra, che ha usato argomentazioni imbarazzanti contro la parità di genere – ha aggiunto Vendola fuori di sè – ma anche qualche settore di centrosinistra, si trovano convergenti nel rinnovare il patto maschile di una politica senza donne. Non lo posso accettare: lascio l’Aula perché provo una grande indignazione“. Un comportamento questo, certamente poco istituzionale e poco rispettoso del voto espresso democraticamente che ha sconfitto le sue intenzioni.
Poco prima il Consiglio aveva approvato a scrutinio segreto (37 voti favorevoli, 22 contrari) la pregiudiziale sull’inammissibilità al voto di tutti gli emendamenti relativi alla doppia preferenza ed alle liste al 50%. E’ stato Ignazio Zullo capogruppo consiliare di Forza Italia, a porre la questione, ed a spiegare durante la discussione degli emendamenti alla legge, che la materia in realtà era già stata sottoposta al voto del Consiglio regionale e sonoramente bocciata. Bocciatura a cui hanno partecipato con il proprio voto 14/15 i consiglieri della maggioranza di centrosinistra che hanno votato a favore e quindi contro le posizioni di Vendola e compagni.
Il Consiglio ha sancito, all’unanimità, approvando i primi articoli della proposta d’integrazione e modifica della legge elettorale, la diminuzione del numero dei consiglieri regionali che scenderanno dagli attuali da 70 a 50 (più il presidente eletto) allineandosi alle vigenti norme ed alle contestazioni della Corte Costituzionale. L’ Assembla regionale ha deciso, anche, di prevedere un premio di maggioranza basato sulle percentuali dei voti ricevuti dalla coalizione vincente:la maggioranza nel caso superi il 40%, avrà 29 consiglieri, mentre nel caso riceva una percentuale tra il 35 e il 40%, in tal caso i seggi saranno 28. In caso di percentuale inferiore al 35%, i seggi assegnati saranno 27.