“Complimenti, è proprio bella la campagna di comunicazione della Puglia” ha detto, brindando, il ministro Dario Franceschini venerdì scorso ha voluto visitare lo stand della Puglia alla Bit di Milano (la fiera del turismo nda) dove è stato accolto dal presidente Nichi Vendola , l’ assessore Silvia Godelli e dall’intruso inutile assessore all’agricoltura Fabrizio Nardoni.
L’euforia, i complimenti ed il vino si sprecavano, parlando del Gargano e del Salento che sono i pinti cardine del turismo in Puglia, ignorando Taranto e la sua provincia, che con le sue spiagge ed insenature non ha niente da invidiare ai “cugini”.
L’Assessorato al Turismo con il suo braccio operativo PugliaPromozione società regionale particolarmente impegnata… ad assegnare “contratttini” natalizi ai soliti “amici degli amici”, per non parlare dell’inutile assessore all’Agricoltura Fabrizio Nardoni fanno poco o meglio quasi niente per incentivare il turismo e quindi l’economia sulla costa jonica, ed a pensarla come noi sono anche i rappresentanti degli alberghi.
I numeri che parlano molto meglio delle parole e degli annunci inutili di alcuni politicanti da “baraccone” raccontano che nell’area jonica, in cui le Ferrovie dello Stato ed un aeroporto funzionante ma chiuso ancora ai voli civili, evidenziano pressochè gli stessi arrivi a Taranto con un calo del 4 per cento di presenze negli albergi, ed i fatturati sono in calo, proprio mentre la Provincia di Taranto è stato l’unico ente ad aver applicato la tassa per la riclassificazione degli alberghi, in quanto a Brindisi è stata applicata esattamente la metà della stessa tassa, e nelle altre province non è stata applicata . Numeri che vengono confermati a malincuore da Francesco Palmisano presidente provinciale della Federalberghi (su 104 alberghi presenti ed operanti a Taranto e provincia, 92 aderiscono alla federazione alberghiera) .
“Non si esce dalla palude stagnante – dice Palmisano – ed è per questo motivo che, dopo averne parlato con l’assessore Silvia Godelli, mercoledì andrò a Bari per avere un incontro con il direttore di Puglia Promozione . La realtà è che manca una politica condivisa del turismo in Puglia , non c’è un’adeguata promozione che metta in risalto l’offerta incredibile del territorio jonico. “
Quando dice Palmisano può sembrare duro, ma è la verità “A Taranto da noi si procede in ordine sparso, ogni tanto spunta una iniziativa, un progetto (comedi quello annunciato proprio dal ministro Franceschini sulla Città Spartana), una iniziativa e non si riesce mai a fare sintesi e programmazione. Il nostro peso politico? E’ uguale allo zero. Eppure gli operatori si danno da fare: crescono i B&B, facciamo accordi con privati che riescono a catturare iniziative importanti ” come il meeting internazionale Meridiana Cup, che in questi giorni si svolge a Taranto.
“Ci sono diseguaglianze rispetto ad altri territori – contesta Palmisano -, non abbiamo sponde politiche, si vive alla giornata. Eppure Taranto (non solo il museo) e la sua provincia hanno forti peculiarità: dal Primitivo alla filiera enogastronomica, al mare, alle gravine, all’artigianato, alla pesca e così via. Taranto viene solo lambita dalle iniziative poste in essere, così non si va da nessuna parte”.
Ma la beffa non è finita. Infatti dopo la Bit arriverà l’Expo: dove, Taranto le sue risorse naturali che potrebbero incentivare turismo ed economia, i proprio prodotti alimentari ed i vini pregiati, allo stato attuale è “assente”.