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3 Luglio 2024 03:24
3 Luglio 2024 03:24

Vent’anni fa, la Nintendo si inventò una serie che avrebbe fatto un successone

Dal momento del lancio, il gioco ha superato il numero di utenti rispetto a applicazioni più comuni come Tinder e Twitter.Una moda passeggera? Un metodo per combattere la pigrizia e il sovrappeso da divano? Un’ulteriore distrazione? Solo il tempo lo potrà dire

 

di Paolo Campanelli

Schermata 2016-07-19 alle 10.07.1415 anni fa, la serie arrivò in Italia, portando quindi i giochi, i pupazzetti, le carte collezionabili, i cartoni e tutte quelle amenità varie che nascono da una serie così grande. Stiamo parlando dei Pokémon, i mostriciattoli collezionabili ispirati più o meno fedelmente agli animali.Dopo anni di attacchi infondati come causa di violenza su animali, attacchi da parte dei gruppi creazionisti, e dai soliti gruppi che sono convinti che i bambini di quel periodo sarebbero cresciuti vagabondando (comprensibile, data la natura del gioco) e rapinando banche (serie sbagliata), e la tipica frase “ma ancora con i pochemon? Ma cresci!” la serie è recentemente tornata in voga con 2 titoli inusuali a breve distanza.

Il primo, Pokken Tournament, creato con la collaborazione dello studio che produce la famosa serie di piacchiaduro Tekken, è ciò che il cartone ci propone sin dagli inizi: i Pokémon che lottano in tempo reale. Diventato un titolo bomba per il WIIU, i fan si sono presto resi conto dell’ironia del fatto che il titolo non ha attirato l’attenzione dei gruppi contro i Pokémon violenti benché si tratti dell’unico gioco dove effettivamente le bestiole si picchino senza esclusione di colpi.

Il secondo, il successo planetario del momento, è Pokémon GO, una App ludica per smartphone che permette di dare la caccia ai 150(+1) originali nel mondo reale, grazie alla realtà aumentata. Il gioco si basa sulla architettura di Ingress , un gioco che sfrutta le stesse funzioni, ma senza Pokémon, e quindi meno conosciuto; in breve, il gioco richiede al giocatore di prendere il proprio smartphone, uscire di casa, e mettersi a camminare alla ricerca delle creature, per collezionarle e farle combattere contro quelle di altri giocatori, che si possono incontrare per caso o in punti di ritrovo vicino a luoghi più o meno importanti e luoghi pubblici. Fondamentalmente, quella che era la storia del primo gioco, ma nel mondo reale.

Schermata 2016-07-19 alle 10.07.25

 

Come ogni volta che qualcosa diventa famoso, l’allarmismo sale ai massimi livelli: notizie d’incidenti stradali, persone rapite, furti e situazioni imbarazzanti si sono diffuse a meno di 24 ore dall’uscita del titolo, ma nella grande maggioranza dei casi si tratta di notizie false, o non direttamente legate al gioco: fra una marea di affermazioni incompatibili con il gioco stesso, date antecedenti all’uscita e fatti fisicamente impossibili, 4 sono gli eventi di cronaca legati al gioco. Una ragazza in America ha trovato un cadavere mentre giocava, una piccola banda di 3 adolescenti di Los Angeles ha cercato di sfruttare l’applicazione per derubare coetanei, un bambino si è allontanato dai genitori da solo, e a circa una settimana dall’uscita una persona in Alabama si è andata a scontrare contro un albero, ma in tutti e i casi non era il gioco ad aver portato il problema, in quanto il cadavere sarebbe stato li lo stesso, la strategia dei ragazzi è utilizzata sin dal medioevo, non si tratta certamente del primo incidente per l’uso del telefono alla guida e i bambino aveva con se un cellulare con funzioni GPS costantemente attive.

Ben più leggeri sono i gruppi di gente che trova il gioco infantile contro quelli che invece sono contenti di essere scesi dal divano, le riunioni improvvisate di allenatori e inquilini di palazzine vicine indispettiti da ciò.

Pokémon Go segna una svolta importante per la Nintendo, in quanto è il primo gioco della casa nipponica rilasciato al di fuori delle loro consolle, e ha dato il via a speculazioni di ogni genere. Dal momento del lancio, il gioco ha superato il numero di utenti rispetto a applicazioni più comuni come Tinder e Twitter.Una moda passeggera? Un metodo per combattere la pigrizia e il sovrappeso da divano? Un’ulteriore distrazione? La rinascita per il franchise (che tanto morto non lo è mai stato, nonostante tutto)? Che cosa significa ciò per l’utente medio degli smartphone a cui il gioco non interessa? Solo il tempo lo potrà dire

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