di Silvia Signore
I cambiamenti, per Versace, non finiscono con l’uscita di Donatella Versace dalla direzione creativa della maison di via del Gesù. Prendono sempre più piede i “rumors” sull’acquisizione di Versace da parte di Prada, che rileverebbe la griffe attualmente di proprietà di Capri Holdings per un importo che si aggira sugli 1,5 miliardi di euro. E la nomina dal 1° aprile del nuovo direttore creativo di Versace, Dario Vitale nuovo Chief Brand Ambassador, in arrivo da Miu Miu, sembra costituire più di semplice indizio, così tutto resterebbe in casa.

“È un privilegio contribuire alla crescita futura di Versace e al suo prestigio attraverso la mia visione, esperienza e dedizione. Sono onorato di entrare in Versace come Chief Creative Officer e di far parte di questa unica e potente casa di moda di lusso creata da Gianni e Donatella“, ha dichiarato Vitale dopo l’annuncio del suo nuovo incarico.
Nato tra le montagne della Costiera Amalfitana, Dario Vitale ha sempre avuto una forte passione per la moda. Il suo percorso inizia a Milano, dove si trasferisce per studiare ed in cerca della sua strada. La sua carriera decolla quando entra nell’ufficio stile del gruppo Prada, una delle Maison più prestigiose. Qui cresce seguendo le orme di Miuccia Prada, apprendendo la raffinata arte di combinare minimalismo, ironia e sperimentazione.

Nell’operazione finanziaria che porterebbe all’acquisizione di Versace da parte del gruppo Prada potrebbe comprendere anche il noto brand di scarpe e borse Jimmy Choo , che farebbe salire il costo dell’ acquisizione a 2 miliardi di euro.
Il Gruppo Prada con l’ acquisizione della Versace andrebbe a costituire un polo italiano del lusso da far concorrenza ai francesi dei gruppi LVMH e Kering come sottolineato da Bloomberg, “dopo decenni in cui i marchi tricolore sono finiti in mani straniere, un eventuale accordo rappresenta una inversione di tendenza nel mondo del lusso italiano”.


Nel 2024, Kering ha registrato un fatturato di 17,2 miliardi di euro e un utile netto di 1,13 miliardi di euro mentre LVMH, invece, ha registrato un fatturato di 84,7 miliardi di euro. Il Gruppo Prada ha chiuso l’anno con ricavi netti pari a 5,4 miliardi di Euro, +17% rispetto al 2023, un ottimo risultato per la media del mercato. Non solo per la crescita del brand ammiraglio, ma anche per l’anno record di Miu Miu, che ha letteralmente spiccato il volo con relativa crescita importante del retail, in aumento del 93% anno su anno secondo i dati ufficiali diffusi dal gruppo guidato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada. Buona parte dei meriti è da attribuire al designer Dario Vitale che sta per arrivare alla guida di Versace: durante la sua gestione del brand Miu Miu .
Performance ben differenti per la Versace, secondo i dati, a seguito del rallentamento di Capri Holdings. La maison sinora guidata Donatella ha registrato la performance peggiore del gruppo: nell’ultimo trimestre del 2024 i ricavi sono scesi del 15% a 193 milioni di dollari, con un “profondo rosso” di 17 milioni (15,5 milioni di euro). D’altra parte, le ultime collezioni firmate dalla Versace non hanno convinto del tutto i critici: difficoltà a rinnovarsi e mantenimento dell’identità della Medusa in versione “sottotono”.

John D. Idol, Presidente e Amministratore Delegato di Capri Holdings, che aveva rilevato nel 2018 il brand dalla famiglia Versace e da Blackstone per oltre 1,8 miliardi di euro, ha spiegato che i cambiamenti “fanno parte di un attento piano di successione per Versace“. Emmanuel Gintzburger, CEO di Versace: ha aggiunto “Ho fiducia nell’azienda e nel suo posizionamento attuale, poiché siamo ben preparati per scrivere questo nuovo capitolo di Versace“. Un cambiamento che presto potrebbe avere una nuova proprietà, oltre a una nuova direzione artistica.
La cessione anche di Jimmy Choo è diventata più urgente dopo il blocco imposto dall’Antitrust Usa alla fusione con Tapestry , preoccupata per la nascita del “monopolio delle borsette“. All’indomani dello stop, Prada sarebbe stata fra i primi a bussare alla porta di Capri Holdings per sondare la disponibilità a cedere la maison Versace insieme alle scarpe e borse di Jimmy Choo.

L’ addio di Donatella
“Spero di averti reso orgoglioso” sono queste le parole rivolte al fratello Gianni Versace dopo l’annuncio arrivato in data odierna dove la storica icona del brand Versace ha dato il suo addio dopo 28 anni alle redini della casa di moda ringraziando il suo team e dedicando la sua avventura al fratello: “È stato il più grande onore della mia vita portare avanti l’eredità di mio fratello Gianni. Lui era il vero genio, ma spero di avere un po’ del suo spirito e della sua tenacia”.
Era il 15 Luglio del 1997 quando Gianni Versace venne assassinato di fronte alla sua abitazione su Ocean Drive a Miami e fu proprio subito dopo questo tragico evento che Donatella dimostrò forza e determinazione, nonostante il dolore che portava dentro di se, prese la più grande eredità lasciatagli dal fratello e per anni ha vissuto per cercare di far rimanere vive le idee e il ricordo di Gianni, portando a casa un ottimo risultato. Donatella Versace ha saputo portare avanti la mission geniale del fratello : esaltare la femminilità delle donne, rendendole belle, potenti, seducenti ma con tocco rock.

Donatella Versace, adesso assumerà il ruolo di chief brand ambassador in cui si dedicherà a sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e rimarrà sostenitrice del brand a livello globale. “È stato il più grande onore della mia vita portare avanti l’eredità di mio fratello Gianni – si legge in un post pubblicato sul suo profilo Instagram – Lui era il vero genio, ma spero di avere un po’ del suo spirito e della sua tenacia“. E aggiunge: “Nel mio nuovo ruolo di Chief Brand Ambassador, rimarrò la sostenitrice più appassionata di Versace, che è parte del mio DNA ed è sempre nel mio cuore”.
“Sostenere la prossima generazione di designer è sempre stato importante per me – sottolinea Donatella Versace -. Sono entusiasta che Dario Vitale si unisca a noi e non vedo l’ora di guardare Versace attraverso nuovi occhi. Voglio ringraziare il mio incredibile team di design e tutti i dipendenti di Versace con cui ho avuto il privilegio di lavorare per oltre tre decenni“.