Il decreto aiuti bis a cui lavora il governo, atteso in Consiglio dei ministri la settimana prossima per studiare le coperture, ma già sul tavolo del Cdm domani, dovrebbe salire a 12-13 miliardi. Il provvedimento servirà a prorogare fino a fine anno gli sconti sulle bollette alle famiglie, i crediti di imposta alle imprese, il taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti per tirare il fiato fino a metà ottobre. Dovrebbe essere inoltre prorogato, ma il condizionale è d’obbligo, il bonus da 200 euro per i redditi sotto il tetto dei 35 mila euro.
Questo provvedimento sarà al centro degli incontri riprogrammati per domani e mercoledì tra il governo -al tavolo anche il premier Mario Draghi– e le parti sociali. Dovrebbe tenersi domani mattina alle 11, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la riunione del Consiglio dei ministri nella quale il ministro Daniele Franco presenterà la relazione al ddl assestamento, dalla quale dovrebbero emergere i margini per le coperture del decreto aiuti bis in via di preparazione.
Lo scorso 12 luglio si erano lasciati con un arrivederci. E l’appuntamento doveva essere proprio intorno alla fine del mese, appena prima del varo del decreto Aiuti bis. In mezzo poi è scoppiata la crisi, inaspettata e improvvisa, lo scioglimento delle Camere da parte del presidente della Repubblica e l’indizione di nuove elezioni il 25 settembre prossimo. E soprattutto un’agenda di governo del tutto ridimensionata, ristretta agli “affari correnti”. Ecco quindi che la convocazione del presidente del Consiglio Mario Draghi per il prossimo mercoledì a Palazzo Chigi dei tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil – Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri – pur attesa , viene letta come “un buon segnale“.
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