Il centrodestra conquista la maggioranza dei collegi uninominali, e sono tanti i casi clamorosi e i grandi esclusi: Luigi Di Maio perde la sfida diretta a Napoli Fuorigrotta con il 5 stelle Sergio Costa ed esce dal Parlamento. Nello stesso collegio era candidata anche Mara Carfagna con Azione, che però si è piazzata al quarto posto. La ministra per il Sud e la Coesione territoriale nel Governo Draghi, da poco fuoriuscita da Forza Italia, ottiene il solo il 7,10%. Probabilmente nessuno degli ex forzisti confluiti in Azione troverà posto in Parlamento.
La Lega di Salvini crolla dal 34% delle Europee del 2019, all’8,9% alle politiche. Tutto nell’arco di appena tre anni. All’interno della Lega sembra inevitabile l’avvio di una caccia ai responsabili del tracollo di un partito che ambiva a diventare la prima forza del centrodestra e che è finito a contendersi il terzo posto con Forza Italia, travolto da un triplo di consensi ottenuti da Fratelli d’Italia.
Debacle tra i ministri del governo Draghi: hanno perso il proprio collegio uninominale Bonetti, Carfagna, Di Maio, Gelmini e Patuanelli. Solo Giancarlo Giorgetti ha conquistato un seggio all’uninominale. La presidente del Senato uscente Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata rieletta nel collegio per il Senato in Basilicata con il 36,10. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito è diventato ufficialmente senatore vincendo la sfida nel collegio uninominale del Molise in cui è stato candidato dal centrodestra in quota Forza Italia. Torna in Senato l’ex presidente Marcello Pera, che nel collegio di Sassari ha vinto con il 41,3%.
L’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, leader dell’Unione Popolare è rimasto fuori: la lista non ha superato lo sbarramento fermando all’1,4%. La Campania vince il record dell’astensione: sul sito del Ministero dell’Interno, i votanti si sono fermati al 53,27% contro il 68,18 per cento del 2018. Mentre a Napoli il crollo è di ben quindici punti: ha votato il 50,78% contro il 65,34% del 2018.
Silvio Berlusconi rientra al Senato: il presidente di Forza Italia si aggiudica il collegio uninominale di Monza, grazie alla “dote” elettorale apportata dai voti di Fratelli d’ Italia. In quanto membro più anziano, il fondatore di Forza Italia dovrà presiedere la prima seduta del nuovo Senato. Anche la “consorte” del Cavaliere, Marta Fascina, deputata uscente di Forza Italia, ha ottenuto la rielezione a Montecitorio. Piccolo particolare: è stata eletta nel collegio uninominale di Marsala con il 36,21% ma dove nessuno l’ha mai vista in campagna elettorale !
Pier Ferdinando Casini la spunta a Bologna, su Vittorio Sgarbi nell’uninominale al Senato. A Cremona Daniela Santanché vince nella sfida diretta per l’uninominale al Senato con l’economista Carlo Cottarelli candidato del centrosinistra. Altro sconfitto illustre Giulio Tremonti ex-ministro del Governo Berlusconi, candidato del centrodestra nel collegio uninominale la Camera a Milano centro, a cui non è bastato il 30,37%, venendo sconfitto da Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, che ha conquistato il 37,84% dei voti. Eletto nel Veneto l’ex magistrato Carlo Nordio candidato per Fratelli d’ Italia.
Stefania Craxi, figlia del defunto leader del Partito Socialista italiano Bettino, vince il derby elettorale con il fratello Bobo giocato in terra siciliana. La presidente uscente della commissione Esteri del Senato, schierata dal centrodestra nella sfida uninominale di Gela, ha prevalso sul senatore uscente del Movimento 5 stelle Pietro Lorefice, mentre suo fratello, finisce terzo dietro a Carolina Varchi (centrodestra) e Aldo Penna (M5s), dopo aver colto la difficile battaglia alla Camera nel collegio Palermo-Resuttana-San Lorenzo.
Il centrodestra ha vinto anche in Puglia anche se il partito più votato (grazie alla strenua difesa del Reddito di Cittadinanza) è stato il Movimento Cinque Stelle, che ha eletto un solo deputato nell’uninominale a Foggia, supera il 33 per cento nel collegio in cui era candidato il presidente crolla invece il Pd. Al Il secondo posto Fratelli d’Italia con 24,55 per cento, e solo dopo c’è il Pd che non va oltre il 16 per cento.
Ci sono i leader Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Giuseppe Conte tra i neo deputati eletti nei collegi plurinominali di Camera e Senato in Puglia. Per Fratelli d’Italia tra i deputati ci sono l’eurodeputato Raffaele Fitto, il coordinatore regionale del partito Marcello Gemmato e Giandonato La Salandra, eletti nei collegi plurinominali della Camera dei deputati Puglia 4, 3 e 1. Il quarto seggio relativo del collegio Puglia 2 è della Meloni.
ELEZIONI CAMERA 2022
RISULTATI REGIONE PUGLIA
In Puglia il centrodestra ha conquistato anche tutti i collegi uninominali per la Camera, con l’unica vittoria, come si diceva, del pentastellato Pellegrini. Ottengono il seggio Rita Della Chiesa ( Molfetta) , Davide Bellomo (Bari), Mauro D’Attis (Brindisi), Giandiego Gatta (Foggia-Cerignola), Saverio Congedo (Lecce), Mariangela Matera (Andria), Rossano Sasso ( Altamura), Dario Iaia (Taranto), Alessandro Colucci (Lecce –Galatina). Al Senato tutti i seggi dell’uninominale sono andati al centrodestra. Andranno a Roma Francesco Paolo Sisto per il collegio di Andria, Filippo Melchiorre (collegio di Bari), Vita Maria Nocco ( Taranto), Roberto Marti (Lecce), Anna Maria Farlucchi (Foggia ).
ELEZIONI SENATO 2022
RISULTATI REGIONE PUGLIA
Forza Italia sarà rappresentata dal commissario regionale Mauro D’Attis e il presidente del consiglio comunale di Barletta, Marcello Lanotte per i collegi Puglia 4 e 1. Con la Lega scatta Salvatore Di Mattina nel collegio Puglia 4. Il M5S elegge nel collegio plurinominale Puglia 1 il presidente Giuseppe Conte e Carla Giuliano, nel collegio 2 l’ex senatore Giammauro Dell’Olio, nel Puglia 3 Pasqua L’Abbate, nel Puglia 4 Leonardo Donno.
Bocciata a Bari la scienziata Luisa Torsi, candidata sostenuta dal Sindaco di Bari Decaro che è arrivata dopo il grillino Alberto De Giglio, così come sino rimasti appiedati a Cerignola l’assessore di Emiliano Raffaele Piemontese e a Molfetta l’ex sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio. A Taranto Giampiero Mancarelli, presidente dell’ AMIU Taranto (la società municipalizzata per la nettezza urbana) che sperava di essere eletto sfruttando la scia del sindaco Melucci rieletto da soli tre mesi (entrambi esponenti del Pd), è rimasto appiedato.
Tra i big del Pd, perdono il posto in Parlamento Emanuele Fiano, Andrea Marcucci, Stefano Ceccanti, Filippo Sensi e Monica Cirinnà. Fuori anche l’ex ministra di Iv, Teresa Bellanova.
Solo nei due collegi leccesi, l’assessore regionale Sebastiano Leo (civico) , e l’assessora regionale Maria Grazia Maraschio, si sono classificati secondi.