Nella giornata di ieri gli agenti della Polizia di Stato in due distinti interventi hanno tratto in arresto due uomini, un 38enne di origine rumena e ed un giovane tarantino di 25 anni i quali avevano usato entrambi atti di violenza alle rispettive compagne . Intorno alle 18,00 di ieri gli agenti della Volante, intervenivano in una abitazione ubicata nel centro cittadino, dove era stata segnalata una violenta lite in famiglia. Arrivati sul posto i poliziotti venivano contattati da una donna di nazionalità rumena di 35 anni che, in evidente stato di agitazione ed in preda ad una crisi di pianto, chiedeva il loro aiuto. La 35enne si era rifugiata in casa di una vicina dopo l’ennesima violenza del suo convivente 38enne anch’egli rumeno.
La donna rumenadopo essere stata rassicurata dai poliziotti veniva accompagnata negli Uffici della Questura per tutte le cure e le incombenze del caso. Dal racconto della vittima, si apprendeva che la stessa era sottoposta da circa sei mesi a continue violenza fisiche e psichice da un uomo che aveva conosciuto nel dicembre 2015 e con il quale dopo breve tempo era andata a convivere. Sono stati cinque gli episodi più significativi di estrema violenza raccontati dalla 35enne agli investigatori, tra i quali anche quello di aver dovuto subire l’incisione del nome del compagno sul petto con una lametta . La donna veniva quindi condotta in una struttura protetta. Quindi a seguito delle deposizioni della donna, i poliziotti hanno proceduto all’arresto dell’uomo che, era stato fermato ed identificato già in precedenza . Al momento dell’arresto il 38enne rumeno, accusato anche di violenza sessuale, era ancora in evidente stato di ubriachezza.
Dopo alcune ore, intorno alla mezzanotte , gli agenti della Volante hanno effettuato ad altro intervento per una lite in famiglia. Nel frangente, una donna di 28 anni denunciava, anche in questo caso, l’ennesima violenza subita dal suo convivente. L’uomo, un tarantino di 25 anni, ubriaco, l’aveva percossa dopo un diverbio per futili motivi, per poi allontanarsi. L’appartamento, teatro dell’aggressione, si presentava a soqquadro e la porta del bagno presentava evidenti segno di un pugno sferrato dal giovane allorquando la sua convinete era riuscita a sfuggire alle sue violenze rifugiandosi in bagno. La donna, con evidenti lesioni sul corpo raccontava ai poliziotti di essere spesso vittima delle violenze del compagno abituale assuntore di sostanze alcoliche.
Mentre erano ancora in corso i rilievi, il 25enne, ancora in stato di ubriachezza, faceva ritorno nella casa e con atteggiamenti provocatori cercava di aggredire anche i polizotti presenti. Portato alla ragione, il giovane veniva condotto negli uffici della Questura e dopo i rilievi di rito, veniva tratto in arresto anche per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.