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11 Aprile 2025 06:47

Yacht di 21 metri si schianta contro gli scogli a Porto Cervo in Costa Smeralda

L'incidente potrebbe essere stato causato dalla manovra improvvisa del comandante per evitare la collisione con un'altra imbarcazione. Tutte le immagini all'interno.

La scorsa notte un motor yacht Magnum di di 70 piedi, circa 21 metri, denominata “Amore” battente bandiera italiana (immatricolata a Monfalcone) si è schiantato contro gli scogli nelle vicinanze di Porto Cervo. L’impatto è avvenuto in prossimità delle isole Nibani. La Sala operativa della Capitaneria di porto di Olbia ha ricevuto una chiamata di “MYDAY” (che è una richiesta di soccorso a mare) da parte dell’imbarcazione che, con sette persone a bordo, imbarcava acqua dopo aver urtato gli scogli nei pressi dell’isolotto “LI NIBANI” nei pressi di Porto Cervo, riportando danni tali da comprometterne il galleggiamento. Il Comandante dell’unità richiedeva immediata assistenza in relazione alla presenza di feriti a bordo e in considerazione di un ingente imbarco d’acqua.

A dare l’allarme è stato l’equipaggio del “Sweet Dragon“, il motoscafo Magnum 70 della famiglia Berlusconi, dopo che il Cherokee 64, un altro motoscafo, è andato a sfracellarsi contro gli scogli del passo delle Rocche, nell’isola di Li Nibani, davanti a Porto Cervo. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla sala operativa della Direzione Marittima del Nord Sardegna, al Comando del Capitano di Vascello C.V. (CP) Giovanni Canu che ha disposto l’invio in zona delle motovedette (CP) 894 da Olbia e (CP) 306 da La Maddalena, coordinando altresì l’intervento del 118.

In seguito all’incidente, un uomo ha perso la vita, mentre sono sei le persone ferite. La vittima, Dean Kronsbein, 62 anni, di nazionalità britannica, forse è anche l’armatore della barca soccorso inizialmente in stato di incoscienza da un’unità di bandiera maltese presente in zona, per il quale sono incorso di accertamento le cause del decesso. Sebbene sia stato recuperato ancora in vita, non era cosciente quando dagli uomini della guardia costiera di Olbia e Porto Cervo lo hanno soccorso,   ma a nulla sono serviti i tentativi di rianimare l’armatore sessantatreenne di nazionalità britannica, quindi il decesso è avvenuto poco dopo. Gli altri 6 feriti sono stati sbarcati a Porto Cervo e assistiti sul posto dai medici del 118 di Arzachena e Porto Cervo. Quattro sono state trasportate presso l’ospedale di Olbia, delle quali due sono in gravi condizioni ricoverate con codice rosso e due con codice giallo.

Stando alla prima ricostruzione dell’incidente, l’impatto sarebbe avvenuto intorno alle 20.50 mentre il Magnum Amore navigava parallelamente a un’altra imbarcazione quando, per motivi al momento non chiari, ha virato improvvisamente andando a sbattere sugli scogli dell’isola delle Rocche, a sud delle isole Li Nibani.  Il 21 metri è semiaffondato ed il relitto è già stato recuperato e trainato dai rimorchiatori fino al molo di Porto Cervo.

Sull’incidente sono in corso gli accertamenti ed indagini disposte dalla Procura di Tempio Pausania, la quale ha disposto il sequestro dello yacht “Amore“, nel frattempo rimorchiato presso il porto di Porto Cervo, anche al fine di scongiurare il possibile affondamento dell’unità con le ricadute di natura ambientali. Da accertare se, tra le cause dell’impatto, abbia influito la velocità ed il tentativo di evitare altre unità presenti in zona.  

un motoryacht Magnum Marine 70

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